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I cambiamenti climatici rappresentano un caso emblematico di come si possa fare di necessità virtù, e di come da una minaccia possa nascere un'opportunità. Lo sviluppo e l'utilizzo di tecnologie verdi possono rappresentare una nuova fonte di crescita. Costruire un'economia europea sostenibile contribuirà a garantire la prosperità dei nostri cittadini.
È anche la dimostrazione che l'Europa può raggiungere i suoi obiettivi interni solo con un approccio propositivo e globale. È questo approccio il puntello della nostra politica esterna. Non possiamo gestire con efficacia le sfide che abbiamo di fronte senza un'Europa forte nel mondo. La prosperità e la crescita, la sicurezza e la stabilità, e la sostenibilità sul lungo periodo delle nostre società esigono la promozione dei nostri interessi e dei nostri valori all'estero, c'impongono di affrontare le minacce esterne e le sfide globali.
L'impegno dell'Unione Europea per un sistema multilaterale di governance globale attraverso l'Onu e altri organismi è evidente. Ci esprimiamo già con convinzione e chiarezza sulle principali sfide che abbiamo di fronte. Il Trattato di Lisbona ci consente di raggiungere una maggiore coesione e migliora la nostra capacità di agire: ci consentirà diplomazia, gestione delle crisi e una capacità di difesa europea ancora agli inizi, da usare parallelamente a politiche più tradizionali come quelle commerciali e di sviluppo.
Si dice spesso che il vantaggio comparato dell'Ue risiede nel suo potere normativo o nella forza dei suoi valori. Sono d'accordo: nel mondo del dopo-crisi, quando la gente è alla ricerca di modi nuovi per garantire il proprio benessere, la propria pace e la propria prosperità, l'esperienza europea ha moltissimo da offrire.
Copyright: Project Syndicate, 2009
(Traduzione di Fabio Galimberti)
